La Cotto non si schiera. Padovani scissionista ma non troppo
ASTI. Terminata senza scossoni la campagna con il faccia a faccia di venerdì sera tra Peretti e Armosino (Partita elettorale su GRP), per l’ex Sottosegretaria si configura un comodo ballottaggio nel quale non dovrebbe trovare problemi a raccogliere il 5,9% delle preferenze mancanti alla quota del primo turno per ottenere la poltrona di Palazzo della Provincia.
A determinare questa situazione la rinuncia della Cotto a vestire i panni di ago della bilancia (libertà di scelta ai suoi elettori, al pari da quanto stabilito dalla delibera della sezione astigiana dell’UDC), probabilmente per calcoli strategici a più lunga gittata o per la volontà di alcuni esponenti di rilievo della sua lista (i sindaci di Villafranca e Canelli in primis, Padovani e Dus) di non consegnare la Provincia a Peretti nonostante i dissapori interni al centro destra.
Nel confronto su GRP i candidati hanno manifestato diversi punti di vista, in particolare sulla costituzione delle Case della Salute (Peretti a favore, Armosino contraria), gestione dei rifiuti (Armosino intende imbrigliare il CBRA presieduto da Padovani) e tangenziale sud-ovest (Armosino a favore dello svincolo diretto dall’autostrada verso l’ospedale Massaia, Peretti contrario).