Cantarana: stamattina l’inaugurazione del campo sportivo

VECCHIE GLORIE VILLANS SEMPREVERDI

Ottima prestazione contro una squadra di giovani talenti locali. I grigiorossoblù cedono solamente ai rigori

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Pala e Genio durante una seduta di allenamento

Brillano ancora splendidamente nel firmamento triversino le vecchie glorie Villans impegnate nel match inaugurale del campo di Cantarana (misure 90×45): gli avversari un manipolo di giovani speranze locali, forti di una carta d’identità di una trentina di primavere meno ingombrante. I grigiorossoblù, affidatisi prevalentemente all’inossidabile tecnica e all’esperienza accumulata durante la lunga carriera, a dispetto dei 35 gradi (calcio d’inizio all’infausto orario delle 10:45) hanno gestito sapientemente le sorti del match non subendo mai eccessivamente la freschezza avversaria e chiudendo i tempi regolamentari con un 1-1 di tutto rispetto.

Già dopo pochi minuti la prima tegola per i Villans costretti a fare a meno causa problemi muscolari di Marylin Merlone, organizzatore dell’incontro in qualità di Vicesindaco del piccolo comune limitrofo. Nella prima frazione, sterile il maggiore dinamismo del Cantarana con Bertero, Beppe Reviglio e Massimo Cognolato a fare buona guardia in difesa centrale, e con il brivido della rete locale annullata per un vistoso fallo di mano di Popi. E’ nel finale di tempo che il match si infiamma: appostati per lungo tempo in posizione di contenimento, l’apertura di Genio (che con l’età ha arretrato il raggio d’azione in cabina di regia) è sull’ultimo scatto della carriera di Biscaro: l’inaspettato spunto termina con uno strappo alla muscolatura bassa della schiena, ma anche con un traversone invitante sul quale si avventa Vitto Menzato e che vede l’affannata difesa cantaranese liberare dopo una furibonda mischia in area piccola. I grigiorossoblù pagano subito l’infortunio dell’attaccante esperto di grigliate: mentre a bordo campo Giovanni Reviglio ne allevia il dolore con un massaggio al Lasonil, Andrea Rosso gonfia la rete difesa da Pala. Palla al centro e già c’è l’occasione buona per riequilibrare con Gigi Tartara, schierato in posizione di attaccante, ad arrivare con un attimo di ritardo sul suggerimento di Menzato.

Nella ripresa esce fuori tutto il mestiere: a tratti si contano 14 giocatori grigiorossoblù in campo, ma la squadra cresce individualmente di minuto in minuto: Marocco è un terzino che fluidifica almeno quanto il suo alter ego Gerbi jr., mentre Tommy (con un’azzeccato 14 di Cruyff sulla schiena) prende a sfoderare assist su assist. Ed è proprio dalla classica giocata del fantasista calabro che nasce il pareggio: iniziativa defilato sulla sinistra, accentramento e palla morbida a giro con Menzato che si libera dall’asfissiante marcatura di Cavallo Lioi piazzando la zampata vincente. La partita è piacevole e prosegue vivace (con tanto di immancabile scaramuccia di Revi) con continui rovesciamenti di fronte: ancora Vitto per due volte prova la conclusione da posizione favorevole, mentre dalla parte opposta Popi è insolitamente sgraziato in fase conclusiva con Pala, ancora sorprendentemente agile a dispetto della mole, a sbrogliare qualche problematica matassa. I giovani cantaranesi hanno comunque la palla del match quando Bertero falcia clamorosamente Murialdo sr. in area: dagli undici metri, senza riguardo, Gavoci spara la sfera nelle campagne incontaminate di Arboschio. Nonostante le confortanti premesse dal dischetto, con l’1-1 al termine dei regolamentari sono i rigori a determinare la vittoria cantaranese, con gli errori decisivi di Marocco e Reviglio (punteggio finale 7-4). Ma ad uscire tra applausi e fiumi di aperitivi è una sola squadra.

Assente ingiustificato sugli spalti: Gianmala.

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