Avrebbe meritato maggiore diffusione questo documentario della Benox Film realizzato nell’aprile 2006: un prezioso salto indietro nel tempo tra il settembre del ’43 e l’aprile del ’45, il periodo più buio dell’Italia unita durante il quale il paese piombò nell’abominio della guerra civile.
Quel conflitto, così lontano negli anni, è geograficamente più vicino di quanto le generazioni venute successivamente possano immaginare. Cosa accadde tra i colli nostrani?
Ruvide scorribande di partigiani e nazifascisti, attacchi aerei, rastrellamenti e nascondigli di fortuna tra fienili e crotin: in un’atmosfera fenogliana, dalle parole dirette dei testimoni i racconti delle impiccagioni di Luigi Capriolo e Faustino Novara, i fucili di una pattuglia nazista su Domenico Tamietti, l’efferata esecuzione di Mario Grandi presso Cortandone, le mediazioni del conte Gani di Monale, i bombardamenti sull’obiettivo strategico del Ponte Grosso, la fuga dell’ex senatore Saracco sorpreso lungo la ferrovia da due velivoli tedeschi, e ancora le voci dei manovali italiani nel campo della Luftwaffe ubicato a Baldichieri. Cinquantacinque minuti per scoprire che le placide colline della Val Triversa non sono state poi sempre così placide.