TUTTO IN MALORA
Il Far e compagni non riescono a chiudere una partita stradominata per un tempo e mezzo. Match interminabile: 2-2 al termine dei supplementari poi l’estremo difensore poirinese para 3 rigori e toglie il trofeo già in bacheca grigiorossoblù
PRO VILLAFRANCA – POIRINESE 3 5 d.r. (1-0, 0-1, 0-1, 1-0, 1-3)
Pro Villafranca (1-3-4-2): Gigante (st 1’Matracia) Ferello Lopardo Gagliostro S.Bussone Ait (st 19’Vigliotta) Risso D.Demaria M.Varino (st 15’L.Varino) M.Zedda (st 25’Bechis) Corbo (sts 1’Lioi). All. Toni Chirieleison.
Reti: pt 27’D.Demaria, st 28’Poirinese, pts 9’Poirinese, sts 3’Ferello (R)
Sequenza rigori: Gagliostro (parato), Poirinese (rete), Lioi (rete), Poirinese (rete), Bechis (parato), Poirinese (rete), Nicotra (parato).
Note: tempi regolamentari da 35 minuti, supplementari da 10. Spalti gremiti: spettatori 200 circa. Ammonito st 16’Risso per perdita di tempo. Ultimo incontro disputato sugli scavi archeologici del Villa Park prima del rifacimento del fondo.
Le competizioni notturne stanno diventando una specialità tutta villafranchese. Un incontro durato due giorni, iniziato alle 22:52 di domenica e terminato alle 0:55 di lunedì (nessuno ricorda un match inoltratosi fino a tale ora), ha sorriso alla Poirinese sui Villans nella finale del torneo del 60°, ultima gara disputata sul manto disastrato del Villa Park prima del restyling.
Per i ragazzi di Chirieleison un trofeo gettato alle spine dopo un dominio incontrastato durato oltre un tempo e mezzo, incapaci di infliggere il colpo del k.o. nonostante le numerosi occasioni a disposizione. Infatti, dopo una fase iniziale di studio al 27′ i grigiorossoblù trovano la via del vantaggio con un’azione da manuale: verticalizzazione di Varino e tocco illumniante di Zedda per Togoz: affiorano gli insegnamenti di Baragna in fase realizzativa con la conclusione del giovane galletto a gonfiare la rete ospite. Sulla scia euforica le opportunità per il raddoppio sono immediate, prima con un intervento dubbio in area ai danni di Varino non ravvisato dal direttore di gara, e sul finale di tempo con il cross di Togoz sul quale lo stesso Varino manca l’incornata vincente da due passi: lo zio Maurizio assicura che nel dopopartita per questo errore il ragazzo subirà la fustigazione da parte di tutti i componenti della famiglia.
Nella ripresa stessa musica: dopo un paio di minuti Corbo non riesce a deviare in tuffo un corner già dentro. La Poirinese non esiste proprio, ma nubi sinistrissime si addensano sul Villa Park quando Vigliotta per due volte calcia sull’esterno della rete da pochi passi. E infatti alla prima sortita ospite, a 7 minuti dal termine, è pareggio. I Villans accusano la bastonata ed è solo uno strepitoso Matracia (subentrato a Gigante nell’intervallo) a tenere a galla i compagni frastornati.
L’involuzione dei grigiorossoblù è preoccupante, e con l’infortunio di Zedda e la colluttazione tra il Condor e la signora Nicotra nella quale lo scrivente rimane colpito accidentalmente da quest’ultima, la sensazione generale nei supplementari è che tutto può accadere. E infatti accade di tutto. Intanto, si erige a eroe incontrastato l’estremo difensore ospite, togliendo due volte palle impossibili a Corbo, poco prima della ronfata generale che permette ai torinesi di trovare il vantaggio: l’esultanza senza maglietta dell’attaccante ospite allarma Amnesty International tradendo una preoccupante necessità di lampade e palestra. Ma stavolta la reazione dei Villans c’è: al 3′ del secondo tempo supplementare un affondo di Togoz è arrestato in maniera dubbia: per l’arbitro ci sono gli estremi per la massima punizione. E’ una sfera che scotta quella che si trova sul dischetto. In un momento così delicato è necessaria una mente completamente sgombra: il soggetto che risponde perfettamente a questo requisito è il Far, che realizza con tanto di finta su rincorsa palesando la freddezza dell’orso polare a caccia a bordo calotta. L’ultima occasione di Vigliotta a lato di un nulla è il presagio dell’amaro finale: Superman è rumeno titolava il Corriere dello Sport all’indomani della finale di Coppa dei Campioni 1986, quando il portiere dello Steaua Bucarest, Helmuth Ducadam, parava tre rigori al Barcellona. Oggi è poirinese (e ne rimarrà l’identità sconosciuta causa misteriosa sparizione della distinta): sventati quelli di Gagliostro, Bechis e Nicotra. E il 60° se ne va.
VILLANS-POIRINESE: IL FOTOFILM (Foto maxsi)
I Villans carichissimi prima del match (attenzione all’azione di Silda su Mr.Extrasprint)
Grande affluenza al Villa Park
Uno stadio del sud: gente asserragliata ovunque
Tensione a metacampo durante la lotteria