Con il Philadelphia vantaggio grigiorossoblù di Pessino. Poi gli ospiti in dieci agguantano il pari con il rigore di Basso. Espulso anche il guardalinee
VILLANS – PHILADELPHIA MONCALIERI 1 – 1 (p.t. 1-0)
Villans (4-3-1-2): S.Morra 6 – M.Bruno 6 (st 29’Ait sv) Pessino 6.5 Bona 6 Di Calogero 5.5 – Corbellini 5.5 Franceschin 6.5 D.Demaria 6 – L.Napolitano 6.5 (st 38’G.Vignale sv) – A.Cerchio 6.5 Remondino 6.5. All.Luigi Felice Mensio 5.5
Philadelphia Moncalieri (4-4-2): Amantea 6.5 – Bucchi 6 (pt 46’Pegna 6) Giraudo 4.5 Pavone 6 Guarino 6 – Volpato 6 (st 27’Zannelli sv) Giglio 6.5 Tagliarino 6.5 Basso 7 – Tricarico 5.5 (st 1’Bernardo 6) Masera 6.5. All.Nunzio D’Amico 6.5
Arbitro: Cavanè di Torino 5.5 (Berardi e Mammone)
Reti: pt 39’Pessino st 17’rig.Basso
Note: espulsi st 7’Giraudo e 9’Mammone guardalinee di parte ospite, ammoniti Di Calogero, Giglio, D.Demaria, Tagliarini e Masera; spettatori 60 circa (46 paganti e 14 abbonati).
VILLA PARK. Dopo l’avvio di stagione oggettivamente esagerato la truppa di Mensio conferma il momento non particolarmente brillante e, reduce dalla sconfitta sul terreno del Barcasalus, con il Philadelphia Moncalieri, compagine che vanta alle spalle il supporto del colosso Kraft intenzionato a rilanciare sui mercati del nord-ovest il suo formaggino più famoso, incappa nel secondo pareggio interno consecutivo nell’analoga circostanza di una superiorità numerica non sfruttata. Questa volta a lasciare il campo anzitempo (minuto 7 della ripresa) è il centrale ospite Giraudo seguito da un personaggio particolare, il guardalinee di parte signor Francesco Mammone in perfetto abbigliamento arbitrale FIGC trafugato chissà dove, allontanato per proteste dal suo collega Cavanè di Torino. Situazione a handicap che, appunto, non impedisce ai torinesi di trovare la rete del pari.
E in effetti come con l’Europa la gara dei Villans dura un tempo: al 3’ è già ora del vantaggio ma Pessino, su spunto di Cerchio, sfida tutte le leggi della fisica calciando oltre la traversa ospite una palla vagante sulla linea di porta. Dagli spalti esperti opinionisti affermano che solo le scarpe di Peter Pan, quelle con la punta rialzata, possono disegnare tali improbabili traiettorie. Il centrale grigiorossoblù avrà comunque modo di riparare più avanti. La risposta ospite giunge al quarto d’ora: violenta conclusione di Basso dalla distanza e sulla respinta, con Morra a terra, Tricarico manca la porta sguarnita. In campo si gioca un match sostanzialmente equilibrato, mentre dalle tribune se ne ricordano altri al riapparire di Albe Molino, irruente capitano di mille battaglie difficilmente riconoscibile a causa di un’inedita capigliatura alla Cetto Laqualunque e assente ormai al Villa Park da anni. I racconti si perdono nelle chiusure puntuali di Davide Dib Dabene, nelle scorribande esterne di fratelli Cucco o nelle scivolate offensive del Condor, presente anch’egli sugli spalti ma stranamente privo del solito fervore verbale. Il rude mediano si suggestiona al punto da credere, dietro becera beffa di qualche buontempone, che Franceschin sarebbe in realtà Campasso dopo la caduta dei capelli. L’inutile ma appassionante amarcord è però interrotto al minuto 39 dalla rete del vantaggio grigiorossoblù: considerato l’inefficiente stato delle sue fiabesche calzature Pessino decide di riabilitarsi insaccando di testa una palla da fermo di Corbellini.
Non basta e i Villans rientrano in campo nella ripresa con l’evidente intenzione di chiudere il discorso: Amantea è presto chiamato in causa da Napolitano con la conclusione dalla distanza deviata in corner. Subito dopo giunge la palla del knock out: tocco pregevole di Andrea Cerchio a smarcare Togoz che da due passi centra lo stesso Amantea in disperata uscita bassa. Poco dopo ospiti in 10: scintille tra Andrea Cerchio e Giraudo con quest’ultimo costretto alla doccia anticipata per ordine di Cavanè di Torino. Qualche attimo ed il direttore di gara prende lo stesso provvedimento causa contestazione nei confronti del suo collega signor Mammone (nella foto) evidenziando la scarsa sinergia in seno alla terna. E come due settimane prima la superiorità numerica produce un effetto boumerang. I Villans calano e alla prima sortita i torinesi trovano il rigore su iniziativa di Basso: tocco di mano di Franceschin e dagli undici metri lo stesso Basso, migliore in campo, spiazza inesorabilmente Morra. Neanche l’evento negativo scuote gli uomini di Mensio che prova ad alzare il baricentro sostituendo Bruno con Ait. Ma dalla parte opposta gli ospiti proteggono un punto prezioso e non concedono spazio se non sull’iniziativa combinata Cerchio-Togoz: l’insidioso cross basso di quest’ultimo è però liberato da un difensore. Poi al Philadelphia sono sufficienti un po’ di fraseggio e i palloni gestiti dalla boa Masera per portare in porto un match parecchio complicato dal cartellino rosso. Kaori, dunque, può continuare a sorridere anche senza addentare il suo pane e formaggino.